Ortodonzia

L’ortodonzia è quella branca dell’odontoiatria che studia le malocclusioni dentarie, ovvero anomalie nel rapporto tra mascellare e mandibola, o semplicemente dello scorretto posizionamento dei denti nelle arcate, “i denti storti”.

Si esegue checkup ortodontico consistente in ortopantomografia, teleradiografia L/L del cranio, tracciato computerizzato, fotografie.

Ortodonzia fissa

Non può essere rimossa dal paziente ed utilizza i brackets (placchette), posizionati sui denti e uniti tra loro da un archetto che esercita una particolare forza sui denti (cosiddetto “apparecchio fisso”). Per migliorare l’estetica gli attacchi possono essere trasparenti.

Ortodonzia Invisibile

Si usano anche apparecchi mobili trasparenti chiamati “maschere” o “bite”. Uno dei marchi più importanti degli apparecchi di questo tipo è lo statunitense “invisalign” e l’inglese “clearstep”.

Si tratta di bite abbastanza leggeri, temporanei, che vengono cambiati ogni 2-4 settimane durante la cura e che progressivamente consentono di far ritrovare ai denti la giusta posizione.

Essi vengono studiati al compiuter tramite un software che, sulla base di una scansione dei calchi delle arcate deil paziente, produce una serie di bites progressivi. Questi tipi di apparecchi possono trattare solo disallineamenti di lieve entità.

Ortodonzia mobile

Gli apparecchi mobili vengono usati per la correzione di malocclusioni più gravi e per le disformosi dentofacciali; permettono movimenti limitati dei denti, generati da viti, molle, archi, ma permettono un riequilibrio armonico del terzo inferiore del volto dal punto di vista funzionale ed estetico, in quanto ottengono non solo un effetto ortodontico, cioè legato al movimento dei denti, ma anche ortopedico, in quanto correggono e guidano la crescita delle basi ossee.